Butterfly’s Poison; Blood Chains

Developer/Publishers:
  • Aromarie & PROTOTYPE (🇯🇵);
  • Abracadabra Inc & (or?) PROTOTYPE (🇺🇸/🇪🇺)
Data di uscita
  • Gennaio/Aprile (?) 2020, Ottobre 2022, Giugno 2023 (🇺🇸/🇪🇺)
  • Maggio 2011, Gennaio/Febbraio 2014, Agosto 2018, Febbraio 2020, Giugno 2023 (🇯🇵)
Piattaforma
  • PC, PSP, PSV, Switch (🇯🇵)
  • Android/iOS, PC, Switch (🇺🇸/🇪🇺)
Recensione in breve:

Chou è un otome particolare, con una storia non adatta a tutti i palati visto che tratta di droga, stupri e incest.
Anche la sua storia in occidente è una mezza disgraziata: tradotto e delisted nel giro di un anno, e ora una versione che non è molto chiara sui suoi contenuti.
Il prezzo non è così esagerato, ma si tratta comunque di quasi 45€ per un gioco uscito più di 10 anni fa e un porting che fa il minimo indispensabile per essere considerato “dignitoso”.


Questo è un raro, rarissimo caso, di review uscita in tempi umani.

La motivazione è molto semplice: non ho finito il gioco e non ho intenzione di finirlo.

Chou no Doku Hana no Kusari è un otome particolare, sia per i temi trattati che per il semplice fatto che è R18 (in teoria).

La protagonista è una signorina di buona famiglia, la classica eroina da otome un po’ troppo impedita, ma in alcune route riesce a trovale le palle o per lo meno comportarsi da “stronza”.

Non è un gioco adatto a tutti, vi basti dire che una route è incest, una kinda (?) e mediamente c’è un certo age-gap.

In questo articolo userò “Chou” per riferirmi al gioco in generale e “Butterfly’s Poison; Blood Chains” per quanto riguarda l’edizione inglese del 2023.


Se volete una recensione breve, eccovela:

Chou, tutto sommato, merita perché è alquanto unico nel suo genere.

Non compratelo, perché costa quasi 45€ ed è censurato senza possibilità di appello.

Lo so, sembra assurdo, ma Chou è nato R18 e le scene non sono censurate, vengono proprio skippate a piè pari.

Per cui di fatto spendete 45€ per un gioco che la metà di quanto dovrebbe essere.


Un’edizione inglese maledetta

Chou è uscito più di 10 anni fa su pc in Giappone.

Negli anni ha subito vari porting, fino ad arrivare a noi su Steam e Switch nel 2023.


Questa non è la prima versione americana, o la prima volta che leggo questa disgraziata visual novel.

La prima volta che mi è capitato davanti è stato qualche anno fa, su mobile.

Nel 2020 il gioco, col nome “Chou no Doku -Ripple Effect Stories-“, uscì su Android e iOS in inglese per mano della Abracadabra Inc.

La versione Abracadabra subì varie critiche, principalmente per l’assenza dell’audio e per il prezzo.

Il gioco fu ritirato dal mercato nel giro di un anno.


Ciliegina sulla torta, quando chiusero il servizio il gioco diventò completamente inutilizzabile.

Per cui chi aveva peso anche solo 1€ vide il suo investimento andare in fumo.


Credevo di avere le screen salvate sul vecchio telefono, ma a quanto pare ho tenuto solo quella qui sopra.

Da quanto ricordo era 30€ per una route, 90 per tutto il pacchetto.

Se non erro, la conversione $ > € era 1 a 1, anche se ovviamente il dollaro valeva leggermente meno.

Ed era completamente ingiocabile free.

Sulle prime la situazione non sembrava così disperata, perché il prologo è bello lungo e mi pare che per i primi sette giorni ti dessero della valuta in game (e poi basta).

Successivamente la situazione diventata tragica perché potevi fare solo un capitolo al giorno e Chou era pieno di bad end.

Credo, però, che l’edizione mobile fosse senza censure, perché ricordo una scena in cui Saburo aggrediva la protagonista che non ho incontrato rigiocandolo su PC.


È vero che ho fatto una sola route e forse, anche se non ricordo esattamente dove fosse, ho inconsciamente evitato quel bad end.

La versione PC è all’acqua di rose.


Anni di yaoi mi avranno desensibilizzata, ma il Chou che ho giocato l’altro giorno non aveva nulla a che vedere con ciò che ricordavo.

A dirla tutta, non credo che questo gioco sia manco capace di far intuire che la protagonista possa venire stuprata, figuriamoci farlo davvero (e in più route è uno dei punti di svolta della storia).

Comunque, parliamo di 3 anni fa e non c’è quasi più nessuna informazione disponibile sulla versione mobile.

Prendete i miei ricordi con le pinze.


La nuova edizione

La nuova edizione è un mero porting, credo della versione PSV (per via dei comandi touch).

Sul listing giapponese vantano il fatto che l’edizione Switch contiene le due storielline extra e una risoluzione “HD” della grafica.

Il gioco accusa decisamente gli anni, soprattutto sul fronte menù.

Ha dei comandi poco intuitivi e mi è sembrato che l’auto e lo skip fossero un po’ buggati.

Non è possibile metterlo a tutto schermo, c’è solo una atroce impostazione che aumenta o diminuisce lo zoom.

I testi di questa nuova versione mi sembrano gli stessi di quella mobile.

Ai tempi, sul telefono, giocai più volte il prologo più che altro perché, non lo negherò, tentai di hackerare il gioco rovinando la app per cui dovetti ricominciare da capo.

Non posso dirlo con certezza, perché la mia conoscenza del mobile si ferma al prologo e poco più, ma rileggendolo su pc ho avuto più di un deja-vù.


Questo gioco non s’ha da fare

Mi sono innamorata di Chou no Doku, nonostante la versione mobile castrata.

Non sono mai riuscita a finire una route sul cellulare, ma proprio perché la storia era intrigante mi lessi varie review ai tempi.

La storia è alquanto malata, se la volete leggere farò qualche spoiler nel capitoletto dedicato (lo trovate alla fine).


Lo sviluppatore, Aromarie, è specializzato in eroge otome, ovvero otome p***o (per dirlo in parole povere).

Per cui è una nicchia in un genere di nicchia e in pratica hanno solo Chou nel loro arsenale.

Aromarie è una sotto-etichetta della Prototype, per cui l’edizione PC/Switch inglese è praticamente fatta in casa.

Non so se si tratta di disinformazione o se lo sviluppatore ha giocato sporco.

Non ci sono molte informazioni o recensioni su “Butterfly’s Poison; Blood Chains”, ma quelle poche che ho trovato parlano del fatto che la versione Switch è censurata e quella su PC no.


Tanto per cominciare, ho giochi per Switch che sono censurati meno della loro controparte Playstation.

La Nintendo non svilupperà mai niente di vagamente spinto o provocativo, su quello siamo concordi tutti.

Ma è anche vero che da questa gen di console (o la scorsa, dipende da come si considera lo Switch) fanno finta di nulla finché ci sono soldi da fare.

Per cui no, Chou su Switch non doveva essere per forza all’acqua di rose.

In ogni caso, la versione PC e Switch è identica.

L’ho giocato su pc e ho pure provato a cambiare la lingua, ma è palese che non cambi nulla: le gallery sono identiche.

E come dicevo: Chou è molto spinto, non si tratta di 1 o 2 CG diverse per l’occasione.


Ho giocato la prima partita tutta in un’unica manche; non è un gioco particolarmente lungo.

Era palese che mancasse qualcosa, per cui ho pensato che ci fosse una patch da scaricare o pagare a parte.

Nope, non esiste.

Per un attimo ho pure pensato di fare una follia e comprare l’edizione Switch giapponese, per vedere se era castrata (e quindi l’edizione inglese non aveva mai avuto speranze).

Fortunatamente non ho dovuto ricorrere a tanto, è bastato bazzicare un po’ di lidi giapponese per confermare che l’edizione Switch giapponese non è vietata ai minori.

Tutti consigliano di giocare il “remaster” su pc del 2018.


A onor del vero, non è colpa della Nintendo, ai tempi del primo porting venne realizzata una versione più “all-age” in modo da vendere meglio il prodotto.

È ironico che uno sviluppatore specializzato in R18 faccia versioni censurate e finisca col pubblicare solo la versione censurata in tutto il mondo.

Nonostante quanto scritto da alcune parti, non ho trovato nessuna versione fisica in vendita in occidente, e anche il loro sito parla solo di digital.

L’unica versione fisica che esiste, forse, è l’edizione giapponese Switch che era inizialmente solo in giapponese ma ora ha anche il testo inglese (direttamente sulla cartuccia o come patch).


Un deliro [spoiler]

Premessa

Non so quanto di ciò che scriverò è presente in “Butterfly’s Poison; Blood Chains”.

Da quanto ho visto dal mio breve excursus… molto poco.

Ho beccato un unico bad end, ma me li ricordavo più fitti dalla versione mobile (ma magari avevano pasticciato loro con le variabili per renderlo più difficile).

Chou è un gioco in cui ti devi impegnare dall’inizio alla fine con un unico personaggio, altrimenti la morte è dietro l’angolo (ma me la ricordavo ancor più dietro l’angolo).

Subaro è inquietante, ma non così rapey come ricordavo e nella route che ho fatto non ho notato tuti quei red flag che avevo già intuito ai tempi del mobile.

La storia

La protagonista della storia è Yuriko, una ragazza di una nobile famiglia decaduta piena di debiti.

Il gioco inizia con la sua festa di compleanno, in pompa magna per negare che sono poveri e per trovare un buon partito alla ragazza.

La festa deraglia rapidamente: la villa viene attaccata e il padre viene ucciso. Nel giro di poco tempo anche la madre della giovane muore, in circostanze sospette.

È palese che qualcosa di sovrannaturale è nell’aria visto che tutti non fanno che commentare che la protagonista ogni tanto emana un particolare odore.


Andrò in ordine di età per i possibili spasimanti di Yuriko, perché sinceramente non saprei in che ordine andare.

È vero che alcune route si sbloccano solo dopo altre, ma non mi va di dividere le informazioni sulla base delle route.

Chou è quel genere di otome che dissemina indizi in tutti le route e devi unire i puntini.


La cosa che ho sempre trovato frustrante è che uno dei motori della storia sarebbe il fatto che la famiglia è sul lastrico.

È vero che la protagonista è una ragazzina nobile, ma esagera un po’ a continuare la sua vita come se nulla fosse.

Nella maggior parte delle route va a giro, mangia, se la “spassa” con l’uomo di turno e io ero solo capace di pensare “dove cavolo ha trovato i soldi!?“.

In una situazione leggermente più reale, dopo pochi giorni avrebbe sposato Shiba o si sarebbe ritrovata in mezzo a una strada…


Kyoko Amami (40)

Yep, una route yuri anche se viene considerata semi-platonica (non lo è per nulla).

Kyoko è una misteriosa amica della madre di Yuriko, sfacciata e decisamente nata nell’epoca sbagliata.

In realtà è coinvolta con le sventure di gran parte degli altri personaggi (presta soldi a Shiba, convince più di un personaggio a battere, sa parte la verità sulla famiglia di Yuriko, ecc…).

Una parte di me vorrebbe vedere cosa è rimasto della sua route in Butterfly’s Poison; Blood Chains, visto che era un mix di stupri, torture, ecc…

Sfortunatamente, essendo un otome retrò e per adulti senza una guida può occorrere tempo per azzeccare la giusta route e una piccola parte di me ha ancora la vana speranza che un giorno potrò giocare Chou in tutto il suo delirio in inglese.

La versione breve è che Yuriko rimane traumatizzata e trova rifugio in Kyoko che la tratta quasi come una bambola e poi la spinge a vendicarsi per ciò che le è successo.


Hitoshi Fujita (37)

Il maggiordomo di casa, che deve tutto alla famiglia perché è sempre stato ostracizzato essendo palesemente non 100% Made in JP.

È per lo più la classica route “non possiamo perché siamo servo e padrone” con però, nelle fasi finali, Yuriko che in pratica diventa l’abusatore (?) di Fujita per convincerlo a smetterla di dirle di no.

Se non erro, il good end è che vanno a vivere insieme e lei se ne “pente” perché, a quanto pare, il maggiordomo bacchettone è un infoiato.

I bad dovrebbero essere Yuriko che diventa una prostituta per ripagare i debiti, e si ritrova Fujita tra i clienti, oppure sposa Shiba e si tiene il maggiordomo a mo’ di cagnolino.


Junichi Shiba (28)

Il poster-boy della situazione, ma forse non il pairing canonico (?).

Shiba non molla l’osso per gran parte di tutte le route e continua a fare la corte a Yuriko sempre e comunque.

Ha qualche uscita infelice ed è un po’ troppo pushy, ma è malese che tiene a Yuriko (anche se cerca di comprarla col denaro).

Il motivo è il classico cliché di Yuriko bambina che lo aiuta e lui che la cerca per anni.

Il good end è che dopo mille molestie e rifiuti Yuriko scopre che Shiba si sta letteralmente ammazzando di lavoro per poterle dare la vita da principessina che si merita.

Questo finalmente smuove Yuriko, si sposano e vissero per sempre felici e contenti.

Nei bad Yuriko decide di sposarsi con un altro e Shiba si vendica rendendo la sua vita un inferno.

In un caso Yuriko decide di vendicarsi, sposa Shiba e lo avvelena lentamente; lui lo sa ma muore comunque felice come una pasqua.

Nell’altro Yuriko tenta il suicidio, ma fallisce e finisce legalmente morta ma in realtà chiusa nella stanza di Shiba.


Yoshiki Majima (25)

La madre di Yuriko aveva una relazione incestuosa col fratello e da questa relazione nacque un bambino che fu affidato a una serva.

Tutta la storia delle campanule che compaiono a giro, e traumatizzano la madre di Yuriko fin nella morte, è perché il nome di questa serva era appunto “Campanula (Kikyo)”.

Tutta la loro famiglia ha una sorta di potere-feromone ed è così che controllano la gente/il motivo per cui tutti sbavano dietro a Yuriko.

Majima è in realtà un signore della droga e si è finto un servo solo per distruggere la famiglia, ma ha finito con l’innamorarsi di Yuriko.


All’inizio del gioco Yuriko ha palesemente una cotta per Majima.

Ai suoi occhi è un servo che è gentilissimo con lei, ma palesemente stronzo e puttaniere con tutte le altre.

Il (fake) good end è che una volta tanto Yuriko decide di fare qualcosa per i debiti della sua famiglia e scappa di casa (prima delle varie tragedie).

Majima la ritrova e si confessano il loro amore, chiedono il permesso (kinda) ai genitori e vanno a vivere da soli.

Altrimenti la storia continua più o meno come al solito.


In uno dei bad end Yuriko viene molestata e alla fine uccide Saburo.

Majima l’aiuta a nascondere la cosa, ma quando Mizuhito si suicida Yuriko perde la testa e diventa completamente dipendente da Majima.

Negli altri Majima la porta in Cina, a seconda da quanto è devastata Yuriko a quel punto o diventa la sua bambolina o Majima la tratta come una sorellina (anche se lei è innamorata e deve vederselo zoccoleggiare a gire).


Hideo Ozaki (24)

Il solito amico d’infanzia cotto della protagonista, che finisce col trattarla male per negare ciò che prova per lei/attirarne l’attenzione.

Per un periodo furono quasi promessi sposi, ma la madre di Yuriko non considerava gli Ozaki degni; per cui ora Hideo è promesso a una ragazza ancor più nobile di Yuriko (e come al solito sulle prime non glielo dice).

Quando entrambi vengono a patti coi loro sentimenti Hideo deve partire per la guerra, promette di tornare e si prende un “anticipo” prima di partire.

Il good end, se chiedete a me è assurdo quanto standard.

Tempo dopo Yuriko viene aggredita e Hideo spunta dal nulla e la salva (in realtà è una cosa che succede quasi in tutte le route, è un red flag “qualcuno odia a morte la famiglia di Yuriko!!”).

Poi si sposano e vivono per sempre felici e contenti.

In uno dei bad l’altra promessa sposa non molla l’osso, per cui Yuriko sposa Shiba e diventa l’amante di Hideo, che però degenera nella gelosia violenta sempre più.

L’altro è abbastanza ovvio: Hideo non ritorna dalla guerra.


Mizuhito Nomiya (22)

Quello più vicino come età a Yuriko e la fake route incest della situazione… come dicevo Chou non è un otome normale.

Mizuhito è la pecora nera della famiglia, dopo che i genitori non gli hanno permesso di diventare un artista passa i suoi giorni al quartiere a luci rosse.

È talmente palesemente ossessionato da Yuriko che la madre, finché è in vita, cerca di tenerlo a bada.


Mizuhito in realtà è adottato, ma comunque della famiglia… credo? Sinceramente, non ricordo se Mizuhito è profumoso o se è solo perché sta sempre intorno a Yuriko.

Yuriko sente il profumo di Majima, ma non ricordo commenti riguardo Mizuhito, però in gran parte delle route si prostituisce perché è innaturalmente bello.


Yuriko lo supplica di smetterla di andare a puttane, ma lui ne ha bisogno e come era prevedibile alla fine confessa di amarla.

Dopo un po’ Yuriko rifiuta Shiba per l’ennesima volta e, per mettere fine del tutto alla cosa, Mizuhito salta addosso a Yuriko e Shiba se ne va.

Il good end è che gli bruciano la casa, ma sopravvivono e i due vanno a vivere all’estero, dove nessuno sa chi sono.

In alcuni dei bad i due muoiono nella casa in fiamme, perché ci stanno dando troppo dentro per accorgersene, o perché si suicidano di proposito.

In uno dei bad Yuriko sposa Shiba, che però intuisce qualcosa e diventa sempre più violento con lei.

E questo è quanto. Ormai ho sviluppato un rapporto di odio-amore per questo gioco~


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