Mystic Destinies: Serendipity of Aeons
Developer/Publishers:
- “Star Maiden Games”, ora “Ajané”
Data di uscita
- Febbraio 2016 (🖥️)
- ?? 2017 (📱)
Piattaforma
Recensione in breve:
Mystic Destinies: Serendipity of Aeons è stato il primo videogioco rilasciato dallo sviluppatore ed è ben lungi dall’essere perfetto. Sarebbe stata una visual novel di stampo fantasy dignitosa, se non fosse per la poca originalità, la storia traballante e, soprattutto, il suo essere “fake-free”.
Devo scusarmi per lo stato di questo articolo.
La mia intenzione era di fare una recensione vera e propria: mettermi di buona lena a fare tutte le route, appuntarmi i pro e i contro, segnarmi le incongruenze e riassumere il tutto (come al solito).
Non ci sono riuscita, “Mystic Destinies: Serendipity of Aeons” (da qui in poi Aeons) mi ha devastata ben prima che riuscissi a finire anche una sola route.
Perché giocarlo su mobile
Come ho già detto nell’altro articolo: la struttura di Aeons ricorda molto quella di un otome freemium, il prologo è gratis e poi paghi le singole route.
È una cosa che odio e tipica degli otome mobile giunti da noi all’inizio del decennio.
Per cui mi sono detta: invece di giocarlo su pc giochiamolo su mobile, così mi sembra “meno sbagliato” e posso usare i soldi fatti con Google Rewards per pagare le route.
Ho comunque installato il gioco anche su PC, perché ho incontrato subito dei problemi con la versione mobile e volevo controllare se fossero presenti anche nella release su PC (spoiler: yep!).
Ergo tutte le mie considerazioni si basano sulla versione mobile, giocata su un Huawei 20 Pro.
Tutt’altro che un lavoro ben fatto
In teoria entrambe le versioni dovrebbero essere al loro stadio definitivo, visto che non vengono aggiornate più da anni.
L’ultimo update mobile è di aprile 2018 e l’ultimo update per pc (se lo vogliamo chiamare così) è febbraio 2018.
Nonostante ciò, entrambe le versioni sono piagate da errori grafici e sviste nel testo.
Parlerò solo della versione mobile perché ho giocato principalmente a quella (la versione PC l’ho giusto accesa e ho fatto un giro del prologo per controllare se avesse i medesimi problemi).
Il testo è pieno di errori di battitura, scritte tagliate e quant’altro.
La cosa è sconvolgente visto che questi errori capitano fin dai primi minuti (errori nelle fasi finali di un gioco sono più “giustificabili”) e mi sembra assurdo che dopo anni non siano stati sistemati.
“Fortunatamente”, a livello grafico il gioco è molto semplice:
- i menù sono alquanto spartani (e mancano molte opzioni e quality life ormai considerate standard del genere)
- i figurini sono statici
- solo il colore del nome è diverso a seconda di chi parla (e talvolta è sbagliato *cof cof*)
per cui almeno su quel fronte non ci sono grandi disastri (per il semplice motivo che non c’era la possibilità di farli).
La risoluzione di Aeon risulta essere sbagliata, il motivo è che è stato realizzato per una vecchia versione di Android (e il telefono ci tiene a ricordartelo ogni volta che avvi la app).
Si tratta di un problema alquanto comune, e anche se Ajané è ancora attiva (e ricompilare Aoen le costerebbe due click), sono disposta a chiudere un occhio.
Risoluzione a parte, la seconda svista grafica che mi ha urtato di più è che l’icona della protagonista viene caricata prima dei fade-out (quando riesce a caricarsi 😑).
Non solo l’espressione della protagonista cambia senza nessun effetto applicato (il disegno compare o scompare, fine), ma regolarmente spunta la nuova espressione e poi cut to black seguito dal fade-in della nuova scena.
Non è nulla di atroce, ma anche in questo caso basterebbero pochi click per correggere questo problema.
Il gioco è stato realizzato con Renpy quindi in realtà Ajané non ha nemmeno dovuto sborsare un soldo per programmarlo o fare il porting mobile.
Tra le altre sviste grafiche abbiamo il fatto che il gioco si apre col vecchio logo/primo nome dello studio di Ajané: “Star Maiden Games”.
Ergo: questo gioco viene creditato a uno studio che non esiste più, ammesso che sia mai esistito.
Tuttora mi chiedo se gli sfondi siano stock comprati o cosa.
Sono anonimi e talvolta sembrano usciti da un gioco Voltage, ma potrebbero benissimo essere stati realizzati per questo gioco ed essere comunque bruttarelli e sgranati.
L’audio è un disastro.
Solitamente non gioco con l’audio su cellulare, ma in questo caso ho fatto uno strappo alla regola perché dovevo vedere se era doppiato o meno.
Il doppiaggio nelle VN indie solitamente non mi interessa, anzi mi urta che vengano spesi soldi per una cosa simile (perché spesso i risultati sono patetici).
Disgraziatamente, al resto del mondo piace tanto per cui dovevo scoprire se Ajané avesse buttato soldi per far doppiare il gioco. Aeons non è doppiato e vista la qualità dell’audio è meglio che Ajané continui così.
Ma per assurdo è stato proprio l’audio a farmi dire “devo scaricarlo su pc e controllare questa cosa” perché l’opening su cellulare ha una qualità di m***a!
Su pc è un po’ meglio, ma considerando che questo gioco ha l’ardire di vendere la sua OST mi aspettavo decisamente di meglio (di certo non qualcosa di così fastidioso e rumoroso da costringermi a mettere il muto).
Una storia senza struttura
Uno dei motivi per cui non sono riuscita a finire nemmeno una route è perché, fin dal principio, la storia mi è sembrata un ammasso di cose buttate lì senza senso.
Il pacing è un disastro, il susseguirsi degli eventi è completamente casuale e continuamente vengono introdotti nuovi elementi per poi essere dimenticati subito dopo.
Nel prologo succedono un sacco di cose random, la metà delle quali inutili (sembrano essere lì solo perché è un classico del genere).
Il difetto più grande del prologo è che non introduce degnamente nessuno dei possibili beniamini. Te li accenna appena e poi ti mette davanti la scelta: per chi vuoi spendere 5€? Ehm, nessuno… perché non ne conosco nessuno.
Ok, in realtà sono gratis il prologo e i primi 3 capitoli di ogni personaggio e in quei 3 capitoli qualche informazione in più te la dà.
Ma è innegabile che quando ti fa la domanda “con chi vuoi fare coppia?” tu non sappia praticamente di loro, soprattutto degli ultimi introdotti.
- Il ragazzo compagnone che ti ha salvato da una brutta caduta.
- Lo pseudo idol che ti ha ritrovato il portafogli.
- Lo strambo che parla da solo.
- Il megane secchione.
- Il professore.
Se in un otome capita una cosa simile, hai decisamente sbagliato qualcosa.
Ma andiamo con ordine, perché in realtà il prologo ha i suoi meriti. È abbastanza originale, movimentato e buono per introdurre la protagonista (ma solo lei).
Il gioco inizia con la nostra prode protagonista che si è appena trasferita per frequentare la nuova scuola (cliché~).
Ovviamente, il primo giorno si perde subito (cliché~) e incappa nel primo spasimante (cliché~) che è così gentile da afferrarla prima che si sfracelli a terra (cliché~) per poi indicarle dove sia la sua classe (cliché~).
A mensa incappa in un secondo possibile spasimante, che la salva dalla figura di merda di non poter pagare il conto restituendole il portafoglio (cliché~).
Subito dopo in giardino incappa in un altro spasimante, il cui unico tratto apparentemente è essere uno stronzo che parla da solo (cliché del ribelle pazzo che non è veramente pazzo?).
Dopo aver ricevuto una mail dalla mamma, la nostra protagonista incontra il resto del cast degli spasimanti, perché ovviamente tutti fanno parte del medesimo club.
Conosciamo così il bel professore, che pare in tutto e per tutto uno studente (cliché~), e il megane secchione (cliché~)… e qui devo aprire una parentesi.
Il club è un elemento inutile della storia.
Avrebbe avuto senso se fosse stato il “casuale” luogo di ritrovo di tutto il cast, ma in realtà tutti i personaggi frequenteranno le lezioni magiche “segrete” per cui il club è ridondante.
In molte delle route addirittura le sceneggiatrici sembrano essersi dimenticate dell’esistenza di questo cavolo di club, che a questo punto suppongo fosse solo una scena cheap per introdurre gli ultimi 2 spasimanti.
Disgraziatamente, l’esistenza delle lezioni extra crea un secondo problema a livello diegetico.
La protagonista ha sia le lezioni normali che quelle magiche da frequentare e, salvo qualche commento random, non ha problemi a studiare il doppio di una normale studentessa 😑.
Ma torniamo alla storia.
Dopo aver fatto le dovute presentazioni con i membri del club/spasimanti, la nostra protagonista va a un appuntamento con la madre (che al pari del caro prof potrebbe essere sua coetanea).
La cara mammina la porta in campagna, in un misterioso villaggio tradizionale di cui nessuno in famiglia sapeva nulla. Qui le offre da bere in una stanza (pseudo) tradizionale e… devo aprire un’altra (piccola) parentesi.
Aeons soffre dei soliti problemi che hanno gran parte delle opere occidentali ambientate in Giappone, ovvero: “non sono jappe manco per il bip, però la gente ha nomi jappo-like e ogni tanto ci sono cose jappo-like… ma per il resto è tutto Mc e Coca”.
Non andrò oltre, o ci facciamo notte, ma dovevo togliermi questo peso dallo stomaco.
Il tè è ovviamente drogato e la nostra protagonista sviene per poi risvegliarsi a metà di un rituale.
In perfetto stile “cattivo di 007” la madre le spiega fin nei minimi dettagli quale sia il suo piano malefico.
Mammina è una strega immortale che si è rotta di essere immortale, per cui ha creato la protagonista (che in realtà è un homunculus) per trasferirle la sua maledizione.
Concediamo alle sceneggiatrici di Aeons il benefico dell’originalità (anche se FMA andava di moda in quegli anni per cui non è originale per nulla, ma almeno è una trama atipica per un otome occidentale!).
Chiudiamo un occhio al fatto che le rivelazioni su mammina aprono enne mila plot hole per quanto riguarda il resto della famiglia.
Chiudiamo anche l’altro occhio e facciamo finta che dopo il prologo la cara mammina svanisca per un motivo che va oltre il semplice fatto che ha svolto il suo compito per cui non serve più *COF COF*.
Dopo questa esperienza traumatica la nostra protagonista si risveglia in camera sua, si convince che è stato tutto un sogno (cliché~) e manco si accorge che ora è affetta da eterocromia.
Riceve anche una mail dalla facoltà che la informa che deve seguire un nuovo corso di studi e finite le sue normali lezioni va a frequentare questa classe gestita dal caro professore e frequentata dai ragazzi del club.
L’ho già detto, ma mi ripeto: l’esistenza del club è completamente superflua!!
Il buon professore decide di usarla come cavia e le lancia contro una magia col risultato che il potere della protagonista (trasferitole dalla “madre”) fa saltare l’intera classe e… lei sviene (cliché~).
Con tutta la buona volontà… è colpa di psycho-prof che lancia palle di energia contro la nuova arrivata 😑.
Dopo questo spiacevole fatto la ragazza deve scegliere un compagno di studi che la aiuti a tenere le esplosioni sotto controllo e qui il prologo finisce.
Dopo il prologo è possibile fare gratuitamente i primi 3 capitoli di ogni route, in modo da scoprire quale “animale fantastico” sia il ragazzo di turno e sbloccare il suo primo CG.
Questo permette di farsi un’idea più accurata su chi spendere i famigerati 5€ ma anche dopo aver fatto quei primi capitoli nessuno mi ha particolarmente colpito.
Proprio per questa ragione ho finito col giocare (a cervello spento) le singole route secondo l’ordine in cui i ragazzi erano messi nel menù.
C’è anche il problema che la protagonista si comporta in maniera completamente diversa a seconda della route.
Lo sviluppatore si è nascosto dietro alla scusa che sono “realtà alternative” per cui ogni volta è come se la protagonista fosse una persona diversa (che però nel prologo si comporta sempre uguale).
È una scusa lazy per una scrittura lazy.
Il gioco non ti avvisa mai che devi pagare per andare avanti. Ciò che accade è che semplicemente ti sbatte fuori dalla route come se fosse un bug.
Su Steam è pieno di gente che tuttora chiede cosa deve fare per andare avanti, o dove si comprano le singole route. Oltre a quelli che cercano di capire quale DLC sblocca cosa.
Se devi fare una cosa del genere per lo meno falla bene.
Monetizzazione shady e implementazione della cosa lazy… ma col bip che ti do più di 2€ per ogni singola route e poi degli altri soldi per il finale!
Oltre a essere strutturata male la storia è anche spesso incoerente (come personaggi a prova di fiamma che si scottano o creature mitologiche fermate da un po’ di corda).
C’è anche un pesante riciclo delle solite idee e plot point (la protagonista perde la borsa e/o si fa rubare cose talmente spesso che ho perso il conto).
Non mi aspettavo di certo il Trono di Spade, ma nemmeno una fanfic scritta male!
I dialoghi sono incredibilmente cheesy e talvolta la protagonista risulta un’infoiata assurda e cinque secondi dopo fa la ragazzina timida che pare uscita da un kodomo shojo.
Le scelte sono altrettanto inutili e spesso crearono incongruenze perché influiscono solo sul testo immediatamente successivo, quando talvolta non dovrebbe essere così per cui i personaggi sembrano soffrire di amnesia.
Non c’è alcun indicatore di affinità e la storia va in un’unica direzione (non ci sono bad end lungo la via o diramazioni) per cui è anche difficile capire se si è incappati in un finale positivo o negativo.
Tirando le somme
“Mystic Destinies: Serendipity of Aeons” ha una premessa interessante e quantomeno originale.
Come prima prima visual novel di un piccolo sviluppatore inde è più che dignitosa, o per lo meno lo sarebbe se tale sviluppatore non avesse impiegato tecniche “arraffone” per vendere il suo prodotto.
Aeons è una visual novel che dovrebbe stare su Steam per tipo 9.99€ (e comunque vi consiglierei di comprarla quando è in offerta). Senza alcun DLC, salvo forse uno per artbook e OST.
Oltre a questo, nel 2020 dovrebbe essere priva di errori di qualsivoglia genere, visto che è da 4 anni sulla piattaforma con uno sviluppatore ancora vivo e intento a chieder soldi per altri progetti.
Fake-free, DLC non chiarissimi, programmazione un po’ altalenante e compagnia bella già non mi avrebbero fatto tessere le lodi di Aeons. Il resto del dramma associato allo sviluppatore non ha di certo aiutato.
E prima che qualcuno protesti: “come ti permetti di criticare un gioco che non hai nemmeno finito“, per vostra informazione l’ho finito.
Non mi sono sbattuta ad andare nel dettaglio dopo il prologo perché non mi ispirava nessuno e le route non se lo meritavano.
Un otome che non ti faccia appassionare, nemmeno un po’, per nessuno dei suoi personaggi è un pessimo otome, period 😅.
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