The Alliance Alive

Developer/Publishers:
  • Cattle Call (Developer);
  • FuRyu (Publisher)
  • NIS America (Distributor)
Data di uscita
  • Marzo 2018 (🇺🇸/🇪🇺) versione 3DS
  • Giugno 2017 (🇯🇵) versione 3DS
  • Ottobre 2019 (🇯🇵/🇺🇸/🇪🇺) versione Switch/PS4
  • Gennaio 2020 (🇯🇵/🇺🇸/🇪🇺) versione PC
  • Febbraio 2021 (🇯🇵) versione mobile
Piattaforma
  • 3DS, Switch, PS4, PC, Android, iOS (🇯🇵)
  • 3DS, Switch, PS4, PC (🇺🇸/🇪🇺)
Recensione in breve:

Alliance Alive è un JRPG di stampo classico realizzato dal creatore della serie Mana (Square Enix). Dopo un’uscita di successo su 3DS è stata realizzata una versione HD per lo Switch. Un gioco carino, i cui difetti vengono facilmente accantonati grazie a meccaniche valide e variegate.


Cos’è Alliance Alive?

Alliance Alive (AA da qui in poi per semplicità) è un JRPG di stampo abbastanza classico.

Una partita dura circa una trentina di ore, che il giocatore passerà in compagnia di un nutrito cast di personaggi in missione per liberare il mondo dal dominio dei Daemon, una sorta di “alieni” che un giorno sono giunti a portare l’ordine e hanno diviso in 4 il mondo degli umani.

Non andrò oltre, perché successivamente parlerò più nei dettagli della storia.

AA è inizialmente uscito su 3DS nel 2017, poi ha avuto una riedizione “HD” per Switch alcuni anni dopo (che successivamente è stata portata anche su PC).

Tra le due versioni non ci sono grandi modifiche a livello di trama o gameplay, è principalmente un revamp grafico. E una volta tanto hanno usato il cervello mentre riadattavano il menù (a differenza di Bravely Default).

AA viene anche considerato il successore spirituale di “The Legend of Legacy“, un altro gioco per 3DS realizzato in gran parte dalle stesse persone che hanno fatto AA.

Sì, hanno una fissa per questo genere di nomi 😜.
Non è colpa della localizzazione, hanno quel titolo anche in patria.

Essendo una cosa di nicchia, come è prevedibile, entrambi i giochi sono localizzati unicamente in inglese per il mercato occidentale.

La versione utilizzata per questa recensione è stata quella Switch, in edizione “Awakening“.


Le varie versioni di AA

Non mi dilungherò troppo, anche perché essendo stato su varie piattaforme diventa complicato parlare di tutte.

Per farla breve, per quanto riguarda il mercato italiano, AA è uscito in versione fisica per 3DS e per Switch.

La versione PC è solo digitale (e di quella mobile non parlo perché al momento della scrittura di questo articolo è a malapena uscita per il mercato giapponese).

Ufficialmente non c’è un’edizione da collezione (almeno da noi), ma nel caso del remastered per Switch l’edizione fisica si chiama “Awakening Edition“.

L’unica cosa che ha di particolare è un foglio di cartocino pre-ritagliato che permette di montare le due sagome dei “protagonisti”.

Nonostante il nome, è l’unica edizione fisica presente da noi (è un po’ come una edizione day one che poi non viene seguita da altro).


FuRyu, oh FuRyu…

Lo sviluppatore effettivo di AA è Cattle Call, storico sviluppatore di JRPG dai tempi della PS2 (es. Arc the Lad), ma in realtà sia AA che Legend of Legacy (da qui in poi LL) sono il risultato di un lavoro a più mani.

Un’altra parte importante della riuscita di questi giochi è da attribuirsi alla Grezzo, fondata da Koichi Ishii (dopo la sua “fuga” dalla Square Enix).

Questi giochi sono giunti in occidente, principalmente per merito della FuRyu (e dei suoi agganci – AA è stato distribuito prima dalla Atlus e successivamente dalla NISA).

Non mi dilungherò troppo sui vari “sviluppatori”, perché l’unica cosa importante per questa recensione è capire perché LL e AA hanno la “nomea” di essere dei cloni di Bravely Default.

La FuRyu Corporation (フリュー株式会社) è uno sviluppatore e publisher di videogame, ed è considerato generalmente “quello che fa copie low-cost di giochi di moda“.

Parzialmente è vero, basta un’occhiata alle cover di Caligula Overdose per bollarlo come un clone dei Persona. Idem per AA: basta un’occhiata per dire “questo è il Bravely Default dei poveri”.

E solitamente i budget dei giochi prodotti dalla FuRyu sono una frazione rispetto a quello dei giochi che “ricalcano”.

Dal canto mio, ho sempre avuto un rapporto positivo con la FuRyu, iniziando da “Unchained Blades“, una piccola perla per PSP andata dimenticata (principalmente grazie al trattamento pessimo che la XSeed gli ha riservato in occidente).

Mi è sempre un po’ dispiaciuto che i loro giochi avessero questa nomea, benché a livello superficiale sia giustificata. LL esiste perché Bravely Default esiste, o per lo meno LL ha quello stile grafico perché Bravely Default ha avuto successo.

Però non è corretto definirli dei cloni, perché a livello di gameplay sono diversi. L’ispirazione è palese, ma solitamente la FuRyu (o gli sviluppatori sotto il loro ombrello) ci mette quanto basta per rendere il gioco accattivante e originale.

Caligula Overdose, il remake di Caligula Effect, è probabilmente il mio preferito; ma ho apprezzato anche Lost Dimension.

Non sono perle, ma mediamente sono degni del tempo che ci spendi sopra.

A esser sinceri… ultimamente i FuRyu riescono a divertirmi più delle loro controparti blasonate. Sì, sto dicendo che ho preferito Caligula Overdose a Persona 5… fucilatemi pure!


Piccola digressione su Bravely Default 2

Se ho finalmente preso in mano AA è merito di Bravely Default 2, uscito poco tempo fa.

Ho comprato AA anni fa, un giorno che era in offerta (ho passato una fase di acquisti folli per Switch dopo aver comprato la console), in onore dei “bei ricordi” che avevo su LL.

Ammetto che dopo averlo comprato, ho abbandonato AA nel giro di un’ora… purtroppo questo gioco ha un bruttissimo difetto, ma mi spiegherò meglio successivamente.

Come mai l’ho ripreso in mano in questi giorni e l’ho letteralmente divorato a tempo di record? Perché Bravely Default 2 fa schifo.

Con tutta la buona volontà Bravely Deaful 2 non ha nulla a che vedere coi suoi predecessori.

Non l’ho finito, per cui non posso dirlo con certezza, ma la trama e i personaggi sono una barzelletta. Inoltre è piagato da difetti tecnici, caricamenti inutilmente lunghi, menù fatti coi piedi, telecamera narcolettica, ecc…

Probabilmente farò una recensione in futuro, ma per i fini di questa, basta dire che Bravely Deafult mi ha fatto schifo al punto tale che mi son detta “proviamo a vedere se il clone se la cava meglio”.

Bravely Default 2 non è un degno successore di Bravely su 3DS neanche a livello di grafica. È plasticoso e le mappe, in stile tradizionale, delle città sono carine, ma qualitativamente scarse.

Per assurdo AA, graficamente, è un successore più degno dei Bravely Default.

Un gioco, che è un mero upscale di qualcosa che girava sul 3DS, mi offende meno la vista dell’ultimo Bravely Default, realizzato appositamente per lo Switch.


Una cartuccia piena di “robe”

Considerando che AA è nato inizialmente per 3DS e i contenuti tra le due versioni si equivalgono… AA è davvero un gioco “grande”, in tutti i sensi.

AA ha svariate meccaniche nel suo arsenale: è un gioco di ruolo con una storia decente, seppur non originalissima.

È possibile impersonare tutti i personaggi, muovendosi sulla mappa come loro e svariati NPC cambiano modo di porsi a seconda di chi sta parlando (in alcuni casi si aggiungeranno all’Alleanza SOLO se gli parli con un certo personaggio).

C’è tanto testo non 100% lineare e anche personaggi bonus, con variant delle cutscene nel caso siano o meno presenti.

Ci sono anche degli ending non canonici, in caso di particolari sconfitte o quando i personaggi fanno cose che teoricamente non dovrebbero essere in grado di fare (soprattutto nell’NG+).

Purtroppo tutta questa varietà di dialoghi e cutscene va a discapito di un doppiaggio completamente assente.

Non lo negherò, vedere delle cutscene “formato film” con la gente che muove la bocca a papera e non emette un suono mi ha urtato fino alla fine.

I combattimenti sono una versione migliorata di quelli di LL. Ovvero un sistema jobless incentrato sul come sono messi in formazione i personaggi e le abilità che usano.

C’è una marcata componente random, che a quanto ho capito non piace a molti (a me non dispiace).

É parzialmente un gestionale, perché da un certo punto in poi dovrete costruire strutture e livellare le gilde dell’alleanza per sbloccare cose e avere aiuti in battaglia.

Ci sono svariati tipi di mezzi di trasporto che si sbloccano o “evolvono” andando avanti nella storia. Molti dei quali sono utilizzabili solo nelle rispettive aree.

Il gioco è pensato per essere rigiocato almeno una volta e ci sono ben due opzioni di NG+.

L’NG+ classico, che ti permette di portare quasi tutto e ricominciare da capo, e l’EX NG che in pratica resetta i personaggi (con un bonus in punti abilità).


La storia

Per ovvi motivi, questa sezione della recensione non è “spoiler free” (anche se ho cercato di contenermi 😘).

Generalmente parlando, la storia di AA è ok, è alquanto standard e ricca di cliché. Il maggior difetto è probabilmente il fatto che il boss finale è il solito cattivo che è cattivo perché è cattivo 🤣.

Oltre al fatto che, forse, a causa del poco tempo a disposizione, errori di traduzione e quant’altro il mondo non viene spiegato un granché bene e restano svariati interrogativi irrisolti.

A differenza di LL, che ti permetteva di scegliere con quale coppia di protagonisti iniziare, AA è più lineare. La narrazione si sposta di gruppo in gruppo finché tutti non si incontrano e si alleano tra di loro.

Il gioco parte a tutti gli effetti a quel punto, è un po’ la conclusione del primo atto.

AA, al pari di LL, ha una quantità mostruosa di capitoli per il semplice fatto che il gioco non ha un vero e proprio quest system (le quest ci sono, ma non c’è un menù apposito), per cui in realtà ogni capitolo funge da “obiettivo del giorno”.

Nonostante gran parte delle recensioni in giro parlino di 9 protagonisti, in realtà il party po’ avere fino a 12 membri.

I principali sono Galil e Azura, ovvero i due che controlli quando inizia la storia. Si tratta di due amici d’infanzia, con una palese cotta covata e in un certo senso sono i due veri protagonisti.

Il gioco sembra trattare Galil come protagonista canonico, ma è in realtà Azura a portare i pantaloni in casa e solitamente è lei la fautrice dei principali plot point.

Al party si aggiungono successivamente, per un breve periodo per poi tornare dopo come membri fissi successivamente, Renzo e Barbarosa. Il secondo è un “Beastfolk“, ovvero i secondi in comando dopo Daemon, ma questo fatto non viene utilizzato granché nella storia.

Successivamente, la narrazione si sposta su Vivian e Ignace, ovvero una nobile Daemon con al seguito il povero maggiordomo costretto a seguire quella matta della sua padrona.

Vivian è una atipica Daemon interessata a conoscere Tiggy, una brillante studiosa umana (e uno dei più grandi enigmi del gioco, se mi è permesso) ben felice di usare i due Daemon come “schiavetti”.

Sullo sfondo si muovono anche Gene e Rachel, umani alleati coi Daemon per una “coesistenza” più pacifica… che però finiranno col soccorrere Galil & compagni e successivamente unirsi alla ribellione.

Una volta acquisita la canonica aereonave (che come al solito all’inizio non vola), il party inizierà a viaggiare per i regni rimanenti scoprendo le altre culture e anche i 3 personaggi che tutti sembrano dimenticare.

Si tratta di 3 personaggi bonus, che non si aggiungono al party per trama, ma perché viene fatta la loro quest personale.

Come qualcuno possa saltarli, visto che sono palesi, mi sfugge (posso capire Matilda, visto che la sua quest comprende uccidere tre draghi, ma gli altri due… 😒).

  • Robbins è un pinguino avventuriero alla ricerca del figlio.
  • Shiki è un veterano che in realtà aspetta solo una chiamata alle armi.
  • Matilda è una “Dragon Guard” che aiuta i protagonisti nelle fasi finali del gioco.

A opporsi a loro c’è un nutrito cast di antagonisti, quasi tutti alquanto dimenticabili (tipo Badr, il governatore dittatore della prima nazione).

Il principale è probabilmente Grossa Radan (non commentate i nomi, vi ricordo che uno degli sviluppatori si chiama “Grezzo” 😂), l’equivalente di uno zelante inquisitore ligio al dovere e fautore di uno dei primi momento “wow” della trama.

L’efebico Grossa arriva sulla scena e acceca Azura dopo pochi minuti dall’inizio del gioco. Come punizione per aver visto un quadro che raffigura il cielo celeste, precluso agli umani da quando i Daemon hanno diviso il mondo.

Grossa è un po’ un’occasione mancata, perché funge da controparte a Vivian: è un Daemon zelante, a differenza dell’altra, ma comunque col tempo capisce che qualcosa non torna e aiuta i ribelli.

Sopravvive alla battaglia finale e apparentemente cura gli occhi di Azura, ma sono tutte cose che capitano off-screen.

In teoria il vero manipolatore, il genio del male, il boss finale, ecc… sarebbe Kuwalsa, il capo del consiglio dei Daemon che da decenni sta solo fingendo di seguire i dettami pacifici del suo popolo.

Tutto questo perché in pratica è cattivo. C’è una motivazione ufficiale (cambiare l’ordine del mondo, far aprire gli occhi a Daemon) ma è talmente blando e illogico che è meglio ignorare tutto l’accaduto.

Come si suol dire è il viaggio la parte importante, non la destinazione (?).

Il resto degli antagonisti va e viene, come accade in tutti i classici JRPG del secolo scorso. Almeno hanno tutti un design carino.


Tirando le somme

The Alliance Alive non è di certo un gioco da Game of the Year, ma è comunque una piccola perla che ai suoi tempi riempiva fino all’orlo la cartuccia del 3DS.

Al pari del suo predecessore non è un clone di un altro gioco, è più un omaggio ai JRPG del secolo scorso. Per cui si tratta di un JRPG dignitoso e curato maniacalmente in alcuni aspetti, ma sciatto sotto altri.

La storia perde colpi nelle fasi finali e la mancanza di doppiaggio (pure la canzone nei crediti è priva di parti cantate!) sono i principali difetti.

Il gameplay è retrò, incredibilmente customizzabile, ma votato all’RNG. Non lo trovo un difetto, anzi (perché non sai mai quali abilità ti sbloccherà), ma ammetto che non sia per tutti.

É spesso in offerta, e ora è disponibile su più piattaforme, per cui se volete un’esperienza “classica” che vi intrattenga per svariate ore ve… lo consiglio~

Se vi può essere utile, questa è la guida più completa che ho trovato.


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