Mandarake: conviene per le figure?

La Suppy e l’import jappo

Quello di oggi sarà un articolo un po’ diverso dal solito che necessita di una premessa.

Ormai sono diversi anni che mi affido principalmente a una fonte per importare “cose” dal Giappone.

Certo, ogni tanto prendo qualcosa su Amazon (jp o it, ma da venditori giapponesi) soprattutto quando si tratta di videogame.

Il mio principale “pusher” è Mandarake, una catena di negozi dell’usato per otaku.

In qualche videogame è possibile vedere questo genere di negozi (tipo Digimon).

In Giappone sono una presenza alquanto famosa, ma non sono mai riusciti a sopravvivere all’estero.

(A quanto pare avevano un negozio a Bologna e non è durato granché).

Il motivo principale per cui mi “servo” da loro è perché il magazzino centrale, o quel che è, spedisce all’estero~

Non ricordo nemmeno come l’ho conosciuto, ma ricordo il motivo: anni fa ero parte di un gruppo “multi-etnico” che scannerizzava e traduceva doujinshi di Final Fantasy.

Nelle ultime fasi, prima che chiudessimo i battenti, cercai di dare una mano diventando una raw provider (oltre a occuparmi dell’edit e delle traduzioni italiane).

Ai tempi mi appoggiavo a un rivenditore italiano, che mi stava simpatico e ho sempre considerato onesto.

Però, comprare doujinshi attraverso loro equivaleva a svenarsi, e dopo una situazione “un po’ sospetta” iniziai a guardarmi in giro.

Sono propensa a dargli il beneficio del dubbio.

Forse non era loro intenzione fregarmi, magari come io avevo (stupidamente) detto loro che volevo un certo volume, loro l’avevano detto al loro distributore, che per questo sparò un prezzo assurdo.

Collezionare doujinshi è uno strazio perché non sono veri volumi, non hanno un ISBN, non hanno un vero prezzo al pubblico, per cui ognuno gli attribuisce il valore che gli pare.

Morale della favola, cercando una soluzione più economica, sono finita su Mandarake e sono passata da 50€ al volume a massimo 10€.

Sono una spilorcia, tendenzialmente compro doujinshi da 100yen (ovvero meno di 1€).

Proprio perché tendo a prendere solo cose incredibilmente “cheap” non ho mai comprato, su Mandarake, delle figure.

Non c’è quasi nessuna figure che stia sotto ai 10.000yen, salvo prendere l’equivalente di una sorpresina da ovetto Kinder.

A quel punto, sommando le spese di spedizione e la (randomica) dogana il gioco non vale più a candela.

Chi mi conosce sa già come la pensi sull’usato giapponese.

Compro cose definite “rovinate” da anni e sono praticamente nuove.


La storia di questo ordine

In pieno lockdown 2020, probabilmente a causa della noia, ho fatto due ordini nel medesimo mese.

Il primo era per valutare la fattibilità di farsi spedire oggetti fragili, il secondo perché ovviamente sono arrivati in “pristine condition”.

Ed è per questo motivo che metà dei premi di consolazione della lotteria di Final Fantasy 7 Remake sono in una casa italiana.

Insieme a diverse doujinshi, comprese alcune di un nuovo fandom che fortunatamente non ho continuato o sarei in bancarotta~

Mediamente faccio al massimo 1 ordine l’anno.

Avendo “saltato” il 2021 ho deciso di fare una piccola pazzia, e provare a guardare il prezzo di qualche Nendoroid.

Ne ho trovate diverse, vecchiotte e sotto i 30€… e il giorno dopo erano sparite, come da tradizione *ahah*

Per cui l’ordine che ho fatto è stato fatto un po’ di corsa, mettendo insieme cose a caso per ottimizzare le spese di spedizione e far partire un ordine quanto prima.

Fun Fact: ho quasi preso una Miku Racing con le tette stinte.


La tragedia delle spese di spedizione

Non lo negherò: Mandarake non è per tutti, anzi, importare dal Giappone non è per tutti.

(Per questo che ogni tanto mi faccio usare dalle amiche e metto cose per altri nei miei ordini).

La situazione non è migliorata col Covid: le spese di spedizione sono astronomiche, e le opzioni più economiche non sono più disponibili.

Durante le follie del 2020 ho ceduto al DHL espresso, perché non c’era scelta, e non è nemmeno così costoso se si conta che l’ordine ti arriva a casa davvero in 3 giorni!

Mandarake è fin troppo efficiente: il più delle volte fai l’ordine, vai a dormire e quando ti svegli è già partito (le magie del fuso orario~).

La cosa difficile è ottimizzare gli ordini.

  • Non ha senso fare un ordine per 1 libro, perché il piego libri viene tipo 15€.
  • Non ha senso tentare di prendere tanti artbook, che magari sono a 50 yen (nemmeno 50 centesimi) perché sono grandi, pesano e le spese di spedizione s’impennano.

Le figure occupano tanto spazio, ma non pesano nulla; il che le rende doppiamente problematiche.

Una volta ho letteralmente ordinato 16 volumi, e ho toccato i quasi 30€ di spese di spedizione.

Metti 1 Nendoroid nell’ordine e parti dai 40€ di spese di spedizione, perché sta solo nella scatola media.

Quando ho provato a prendere le quattro che mi interessavano mi sono vista più di 90€ di spese di spedizione.

Non scherzo, a volte ci metto 1h a completare un ordine alla ricerca del miglior rapporto volume X peso X spese di spedizione.

Non è per tutti, ma se fai i tuoi conti bene con 100€ ti porti a casa due Nendoroid “fondo di magazzino” e tante altre cosine.

Leggere per credere~


Come è andata

Sono relativamente contenta.

Un paio di cose non sono andate benissimo, ma è anche vero che questo era l’ordine peggio programmato che abbia mai fatto in vita mia.

Per la prima volta, non scherzo, la scatola è arrivata ammaccata e ovviamente chi è stata a farne le spese? La Nendoroid più costosa.

La nota più dolente è però un volume, che ho comprato perché la cover sembrava disegnata da Obata, ma non era scritto da nessuna parte in maniera chiara.

Essendo un’edizione particolare di un classico giapponese, anche cercandola online, non era chiarissimo.

Per cui alla fine l’ho comprata per togliermi la curiosità.

Ho speso quasi 6€ per comprare Il cuore delle cose di Natsume Sōseki? Sì.

Avrei preferito che ci fosse qualche illustrazione e non solo la cover di Obata? Deeeeeecisamente.

La professoressa di Giapponese sarebbe orgogliosa di me, sono abbastanza sicura che nessuna delle edizioni italiane sia tradotta dal giapponese.


La cosa positiva è che, ormai è ufficiale, su Mandarake puoi comprare di tutto senza pensieri.

Sono specializzati in libri, ma puoi tranquillamente prendere da loro bluray, bicchieri serigrafati, figure, ecc…

Il caos che ho in camera è la prova che puoi, e tutto ti arriverà in condizioni più che decenti 😜

In realtà potrei quasi azzardarmi a dire che se state cercando qualche figure vecchiotta è il posto migliore.

Mandarake vende cose usate, questo vuol dire che la scheda del prodotto è il prodotto.

Niente scheda generalizzata con al massimo una descrizione scritta del suo stato effettivo.

Su Amazon.jp ho visto delle foto nelle descrizioni dei prodotti usati, ma comunque te le devi andare a cercare (perché la scheda è quella ufficiale del prodotto).

Su Mandarake le foto sono di quello specifico pezzo e, come la Miku dalla tette stinte, non si fanno problemi a dirti quando una cosa è rovinata.


Cosa ho preso

Un sacco di roba “random”~ (come potrete vedete nella foto).

E menomale che Mandarake non vuole aiutarmi con la mia illogica collezione di giochi PSP.

Non so se ci sono motivi legali o meno, ma la selezione di videogame del SAHRA è deprimente, e comprende solo vecchissimi giochi per pc.


Le due Nendoroid

In realtà nessuna delle due era nella mia wishlist.

Colleziono (fortunatamente) solo le Racing, e ora mi sto maledicendo per tutti quegli anni in cui le ho viste passare su Mandarake e mi son detta “non conviene”.

Diciamo che queste due le ho prese per testare le acque e per avere, quasi sicuramente, delle Nendro “appiccicose” da recensire.

Ho preso preso la 97 e la 194; costate rispettivamente 14,17€ e 22,93€ (dopo averci calcolato la % di spese di spedizione e dogana).

Ho fatto un calcolo generalizzato per tutti, nonostante ovviamente fossero le cose più tassate, e ciò che mi ha costretto a fare 5200yen di spese di spedizione.

Anche con dei prezzi più realistici sarebbe comunque 20€ per una e 30€ per l’altra.

Considerando che mediamente ora una Nendoroid nuova viene sui 70€, non posso lamentarmi.


Bluray

Mi sono anche chiesta: “vediamo come siamo messi a bluray a tre lire”.

Così ho preso la limited edition del settimo bluray della prima stagione di Tiger & Bunny.

L’unica veramente limited (gli altri numeri sono tutti uguali bluray + drama cd, salvo l’ultimo che aveva il cofanetto per mettere tutti i dischi).

Non chiedetemi perché, ma il settimo “volume” aveva due figure in miniatura.

Ho fatto una mezza pensata di comprarli tutti e 9 (per ottimizzare il contenuto della scatola), ma mi sono dovuta accontentare di fare uno strano mix perché non c’erano tutti.

Per buona misura ho pure preso un bluray di cui non sapevo l’esistenza e che si è rivelata una cosa “indegna di esistere“.

A quanto pare, non paghi di aver fatto “The Beginning” (che per chi non lo sapesse più che un film è un remix della prima metà della prima stagione con qualche aggiunta) hanno fatto anche un Tiger & Bunny Side BUNNY e Side TIGER.

Ovvero due bluray, uno con le prime 13 puntate remixate in 90 minuti, dal “punto di vista di Bunny”, e le restati remixate dal “punto di vista di Tiger”.

Questa “riedizione” della serie a quanto pare era una cosa per far pubblicità all’uscita dei bluray di “The Beginning”.

“Side Bunny” è semi-identico a The Beginning…

Quando scopro queste cose piango per i poveri collezionisti giapponesi.

La cosa più triste è che Side Bunny mi è costato quasi quanto la limited del 7, ovvero poco meno di 8€ (tutto compreso).

E pensare nuovo, al lancio, è stato pagato 45€ *cof cof*

La nota più dolente di tutti questi bluray è che sembrano dvd (da edicola) dalla confezione, nonostante siano versioni “day one” con dei bonus extra.

Non è nei piani per il futuro comprare i bluray mancanti e ben che meno fansubbare Side Bunny (che non ha nemmeno i sottotitoli!! Che taccagni!!).


Videogame (?)

Visto che ormai ero in veda di sperimentare, ho preso tre videogame quasi del secolo scorso.

Come nel caso dei bluray mi sono chiesta “cosa c’è di videogame da due lire?“.

Sapevo già che non c’è praticamente nulla, soprattutto per me che colleziono videogame per console (ormai considerate retro).

Ironia della sorte, una delle prime cose su cui mi è caduto l’occhio è stato “Togainu Vista” e mi sono persa in questo rabbit hole.

Come già detto le schede su Mandarake sono dell’oggetto stesso, il che vuol dire che a volte c’è il medesimo oggetto sotto 80 nomi diversi.

Dopo aver perso parte della mia sanità mentale ho capito che “Togainu Vista” è semplicemente la versione per Windows Vista di Togainu no Chi… *risatina isterica*.

Il che mi ha anche fatto venire in mente che non solo stavo guardando videogame per pc, ma pure nati per girare su sistemi operativi defunti.

Ho dovuto prendere “Togainu Vista”, anche solo per il tempo perso per capire cosa fosse, o perché era la prima volta che vedevo un grading così basso su un prodotto di Mandarake.

La convezione sembra nuova, il disco non ha nemmeno un graffietto.

Dopo averlo analizzato ho trovato solo una piccolissima botta sulla cover, e il booklet è leggermente rovinato nel punto in cui toccava la scatola.

Gli altri due erano giochi della QuinRose.

Uno dei due è letteralmente nuovo e, a giudicare dall’etichetta, è passato da 3.000 yen a 300 yen.

C’è anche da dire che la QuinRose è fallita.

Heart no Kuni non mi ha dato problemi, Crimson aveva un programma terzo per inserire il codice che si è rifiutato di funzionare su un pc di questo decennio.

Recentemente la QuinRose è stata resuscitata dalla Otomate.

Non so se ha comprato i diritto o cosa, ma hanno fatto uscire un nuovo Alice per Switch con, fortunatamente, la Mamenosuke (mangaka di alcune dei manga di Alice) come character designer.

Apprezzavo il fatto che gli otome della QuinRose fossero un po’ rpgish e originali, rispetto alle classiche Visual Novel, ma graficamente sono sempre stati atroci.

Non negherò che essendo giochi per pc giapponesi farli girare ora, e da noi, è una forma di tortura.

Ed è anche vero che i computer col lettore cd stanno diventando una rarità~

Non è comunque un genere di prodotti che mi interessava.

Ho solo voluto testare e come era prevedibile erano come nuovi.


“Libri”

Per concludere la categoria di oggetti più normale per i miei ordini, ovvero libri.

Questa volta stranamente poche doujinshi, pochi manga… perché sono quasi tutte novel (??)

Inizio con la doujinshi che sono solo due: una antologia e un volume vecchissimo della Kiki, di ancora prima che si firmasse Kiki.

Heavy Gauce è sempre stato un volume costosissimo, quello che ho preso io fino a qualche anno fa (perché li controllo con regolarità) veniva 2500 yen!

Sono passati talmente tanti anni che non mi ricordo nemmeno se l’avevamo tradotta ai tempi.

Nel caso la risposta sia no, cercherò di farla.

(Anche se sono pessima a scannerizzare e comunque mi è costata più di quanto non spenda di solito, visto che mi tengo sui 100-200 yen).

L’altra, Lotus, è un volume sulla falsariga di Delamax, per cui è stato preso solo per i disegni e il fatto che costava 100yen~

Vif non era un circle che seguivo veramente, nemmeno mi ricordo se ho fatto qualcosa di loro in italiano.

L’unico manga che ho preso è un volume unico della Norikazu.

Ai tempi in cui dichiarò di aver smesso coi manga misi in wishlist le sue opere.

Non sono una grandissima fan, mi piace, ma c’è di meglio.

Non era particolarmente prolifica, e ora è praticamente in “pensione”, per cui è una delle poche per cui può aver senso pensare di comprare tutti i volumi per il mero gusto di farlo.

Questa volta ho scelto Arcadia, un volume unico alquanto “meh“, ma essendo il manga tratto da una novel era in sintonia con gli altri acquisti cartacei.

Potrei quasi pensare di comprare comprare la novel, visto che sono solo 3 volumi e le illustrazioni sono sempre della Norikazu~

Visto che c’ero ho cercato di finire (kinda) un paio di serie novel.

La più improbabile da finire è Trinity Blood, anche perché è incompiuta visto che l’autore è venuto a mancare prima di poterla finire.

Si tratta di un’opera che si trova in una situazione particolare perché è relativamente conosciuta anche in occidente, grazie all’anime e il manga (che si è concluso pochi anni fa).

La novel è pure uscita in America, con una traduzione tragicomica, e non ha mai finito nessuno degli archi.

Reborn on the Mars” è più o meno l’arco trattato sia dall’anime che dal manga, e si spera che da qui al 2050 riuscirò a trovare l’ultimo volume a un prezzo umano~

Sono abbastanza soddisfatta dell’acquisto, anche perché l’arco di Esthel è sicuramente il migliore.

Un po’ dispiaciuta che il quinto volume non fosse in condizioni “ottimissime”.

Gli altri 4 sembravano nuovi, il quinto disgraziatamente è passato per le mani di un fumatore o qualcosa del genere.

L’altra serie di novel che ho cercato di completare, è qualcosa che non interesserà a nessuno (se non a me).

Ho preso i primi quattro volumi di Yasashi Ryuu, ovvero la novel che ha dato vita al manga “Come uccidere il drago” iniziata e mai finito dalla Planeta.

Quasi nessuno lo sa, ma sono eoni che cerco di fare il manga, ma è una missione persa in partenza.

Anche con la novel è un gran casino, perché esistono almeno due versioni ed è una situazione alla Ai no Kusabi, con editori e autori che fanno un po’ come gli pare.

Illudiamoci che ho preso la novel per avere una base per decidere le terminologie (visto che è un fantasy made in japan) e, magari, darmi uno sprone a riprendere in mano il manga.


Tirando le somme

Per rispondere alla domanda del titolo: sì, Mandarake conviene per comprare figure… kinda (?).

Nessuno nega che ho comprato 2 Nendoroid “nuove” per una cinquantina di euro, ma è anche vero che è stato un colpo di fortuna.

Ormai le Nendro non convengono più nemmeno sullo store occidentale ufficiale, e in altri posti è sempre un terno al lotto vista la quantità di falsi.

Però, se volete “farvi del male” e girare ogni tanto sul sito di Mandarake per rinfoltire la wishlist e un giorno fare una follia… why not? 😜